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La Bulgaria settentrionale ha un forte potenziale per l’agriturismo, quali gli esiti del concorso della Fondazione America for Bulgaria, al quale è partner l’Ambasciata d’Italia

Si è concluso il concorso bandito dalla Fondazione America for Bulgaria, in partenariato con l’Ambasciata d’Italia e con l’Ufficio di Sofia di ICE Agenzia per la presentazione di progetti per sviluppo del agriturismo nella Bulgaria nel Nord.

Delle 356 domande di imprese o persone fisiche, presentate al concorso, venti progetti dell’intera regione sono stati approvati. Ciascuno di questi progetti riceverà un finanziamento fino a 25.000 BGN per attività che attraggono turisti e sviluppano le economie locali.

Sono stati selezionati progetti con alto valore aggiunto per la comunità locale, progetti gestiti da famiglie che vivono in loco. Non mancano le idee originali, per enumerare solo alcune: terapia con le api, allevamento di cavalli, allevamento di ninfee, museo delle lumache, corsi di mungitura, giardinaggio biologico e sistemazioni a contatto con la natura, campeggio, pesca nel Danubio.

La giuria era composta da rappresentati del team della Fondazione, dall’Ambasciatrice Giuseppina Zarra, dalla direttrice dell’Ufficio ICE di Sofia Chiara Petrò, ma anche da rappresentanti con esperienza nel settore del turismo locale, gestori di progetti diventati emblematici per la Bulgaria, quali LocalFood.bg/Pendara Foundation, Devetaki Plateau Association, and Traventuria.

“La Bulgaria ha molto da offrire: ci sono punti di riferimento culturali e storici, una natura bellissima e diversificata in una piccola area. Dobbiamo solo confezionare questa ricchezza nel modo giusto e combinarla con diverse esperienze “, ha affermato Violeta Nedeva, direttrice del programma “Business, imprenditorialità e tecnologia” presso la Fondazione America for Bulgaria e membro della giuria del concorso.

Leggete l’intero testo del comunicato per l’esito del concorso per conoscere i progetti vincenti, anche con delle foto, in lingua inglese, al link.

I progetti selezionati avranno accesso alla ricca esperienza e alle buone pratiche italiane, oltre che bulgare, nel campo del turismo rurale. Ecco come l’Ambasciatrice vede il valore aggiunto italiano in questa iniziativa: “L’agriturismo è una peculiarità italiana ed è uno dei migliori esempi della molteplicità del nostro paese. Il turismo rurale crea un efficace collegamento tra l’attività agricola (agricoltura, allevamento e silvicoltura) e l’accoglienza degli ospiti nelle aziende agricole. In questo senso, l’Italia è una delle mete più popolari per il turismo rurale in Europa, che attira ogni anno milioni di turisti e può condividere l’esperienza e il know-how nel settore.”

Leggete l’intera intervista dell’Ambasciatrice nell’ultimo notiziario della Fondazione, in lingua inglese al link.