Gli storici Matteo Morandi e Arianna Arisi Rota dell’Università degli studi di Pavia, intervistati dall’Ambasciatore Stefano Baldi, hanno discusso sulla valorizzazione del patrimonio culturale, sulla base dell’esperienza del nostro Paese. In particolare è stato analizzato il caso della liuteria tradizionale cremonese, iscritta dal 2012 nella lista dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’UNESCO. Cremona ed il suo Museo del Violino sono al centro della scena mondiale per quanto riguarda l’arte della liuteria grazie al suo cittadino più famoso Antonio Stradivari. Di un altro importante cremonese si è anche parlato nella conversazione: Alfredo Puerari, direttore del Museo Civico di Cremona e presidente dell’Ente provinciale per il turismo, che nel 1961 ebbe la lungimiranza di riportare a Cremona il primo violino Stradivari. Una storia sapientemente descritta nel libro di Matteo Morandi dal titolo ”Alfredo Puerari e il Cremonese 1715. Un caso di educazione al patrimonio culturale”. Saggio sul quale, i due ospiti, hanno discusso accompagnando il pubblico presente attraverso le vicessitudini del Puerari e della città di Cremona, legata a doppio filo alle opere dei suoi maestri liutai.
L’evento ha visto anche l’apprezzata partecipazione di tre giovani talentuosi violinisti bulgari Viktor Vasilev, Alexander Zayranov e Zornitsa Ilarionova che hanno interpretato brani di Pablo De Sarasate e di Niccolò Paganini, accompagnati al piano da Nona Krincheva. I piacevoli intermezzi musicali si sono perfettamente integrati con l’atmosfera e il tema della serata, allietando il pubblico presente.