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La COP 26 è una possibilità per la Bulgaria e il mondo di assumere impegni chiari per affrontare il cambiamento climatico

Ministri, scienziati, esperti di economia e ambientalisti hanno partecipato alla conferenza speciale dedicata alla preparazione della Bulgaria per il forum delle Nazioni Unite a Glasgow, “La stada verso COP 26, la scelta della Bulgaria” che si è tenuta oggi a Sofia.

Tra poche settimane, Capi di Stato e di governo, rappresentanti politici ed esperti si incontreranno nel Regno Unito in occasione di uno più importanti forum mondiali di quest’anno – il Vertice internazionale sul clima delle Nazioni Unite COP 26, sotto la presidenza congiunta di Regno Unito e Italia. I Paesi, tra cui la Bulgaria, devono avvalersi dell’incontro a Glasgow per prendere impegni chiari per limitare il riscaldamento globale e per preservale il pianeta per le generazioni future. Di particolare importanza è il rispetto degli impegni, è importante per la Bulgaria come il Paese intende raggiungere gli obiettivi europei per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e la riduzione delle emissioni di gas serra nei prossimi 10 anni (entro il 2030) di almeno il 55% del livello di emissioni del 1990.

Spinta da questa motivazione, MOVE.BG insieme alle Ambasciate del Regno Unito e Italia hanno organizzato una conferenza speciale dedicata alla preparazione della Bulgaria per l’ONU International Climate Summit. Il forum “The Road to COP 26: the Choice for Bulgaria” ha riunito ministri, studenti, esperti di economia e ambientalisti tra cui anche il Vice Primo Ministro Atanas Pekanov.

La conferenza arriva a pochi mesi dalla pubblicazione del rapporto sul clima dell’ONU, che ha avvertito che il cambiamento climatico potrebbe diventare irreversibile se non si prendono le misure necessarie per limitare il riscaldamento globale, mentre un’analisi della BBC con degli scienziati di Oxford e Berkeley ha mostrato che l’Europa dell’Est è una delle regioni più colpite dal riscaldamento globale.

L’Ambasciatrice Giuseppina Zarra, ambasciatrice d’Italia in Bulgaria, ha condiviso:
“Mentre ripristiniamo la salute delle nostre economie, dobbiamo investire sulla salute del nostro pianeta e mettere le persone e la natura al centro dell’agenda politica. Riteniamo fondamentale promuovere l’impegno delle giovani generazioni ed incanalare in modo positivo la mobilitazione giovanile, in quanto saranno loro ad avere il futuro del nostro pianeta.
Come dice Margaret Mead, “Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In verità è l’unica cosa che è sempre accaduta””.

Tutto l’intervento dell’Ambasciatrice è disponibile qui.

Rob Dixon, Ambasciatore del Regno Unito in Bulgaria ha detto: 
“Negli ultimi 30 anni, il Regno Unito ha dimezzato le sue emissioni e l’economia è cresciuta del 75%, creando quasi mezzo milione di posti di lavoro verdi. Nel 2012, quasi la metà della nostra elettricità proveniva dal carbone e ora – meno del due percento. Nonostante le sfide, credo che la Bulgaria possa anche adottare e raggiungere obiettivi più ambiziosi e piani concreti per una crescita pulita. Spero che nella discussione di oggi delineeremo come ciò può accadere”.

Sasha Bezuhanova, fondatrice di MOVE.BG, ha condiviso:
“Insieme alle ambasciate del Regno Unito e Italia, i co-organizzatori della COP26, stiamo tenendo la tavola rotonda di oggi per dare più peso nell’agenda pubblica della Bulgaria al tema della crisi climatica e il possibile contributo del nostro Paese alla sua soluzione. Il tema del clima è presente nel dibattito pubblico principalmente attraverso la dimensione sociale della chiusura delle miniere nel complesso di Maritza East. Gli impegni formalmente accettati all’interno del processo europeo non hanno un piano nazionale integrato, condiviso e pubblicamente sostenuto del nostro Paese per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell’Europa. Credo che l’evento di oggi diventerà un catalizzatore per un chiaro Programma sul clima del nostro Paese”.

Come si sta preparando la Bulgaria per la COP 26?

Ciò che è stato condiviso dal vice primo ministro Atanas Pekanov, dal rappresentante del Ministero dell’Ambiente, nonché da scienziati e rappresentanti delle imprese bulgare, potete vedere nel file con le citazioni qui e la registrazione completa della conferenza “Road to CS 26: la scelta della Bulgaria” è disponibile qui. Le foto dell’evento sono disponibili al link.

All’evento ha preso parte anche dott. Michele de Nigris, Direttore Sviluppo sostenibile e Fonti Energetiche presso Ricerca sul Sistema Energetico. Il suo intervento, in lingua inglese è disponibile qui.

COP 26 è una conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Il forum, organizzato dalla Gran Bretagna in partnership con l’Italia, fa parte di una conferenza nell’ambito del nuovo protocollo UNFCCC dopo quello di Kyoto: è l’Accordo di Parigi sul clima, che mira a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi entro il 2050 e lottando per 1,5 gradi entro la fine del secolo.

 

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